I prefetti italiani domani diserteranno l’incontro con Alfano. Dalla sicurezza agli immigrati, la “misura è colma”

La notizia diffusa dalle associazioni di categoria Sinpref e Ap, che manifestano “sconcerto” e sottolineano il “malessere” dei prefetti italiani. “È probabilmente la prima volta in assoluto che ciò accade”, si osserva, ma nel mirino c’è l’incapacità del Governo di prendere decisioni giuste per la sicurezza pubblica

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prefetti non parteciperanno all’incontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano, previsto per domani al Viminale. Ne danno notizia le associazioni di categoria Sinpref e Ap, manifestando “sconcerto” e sottolineando il “malessere” dei prefetti italiani. “Anche con la migliore disponibilità al dialogo e al confronto – viene rilevato – la misura diventa colma”.

Alla decisione, spiegano Sinpref (Associazione sindacale dei funzionari prefettizi) e Ap (Associazione prefettizi), “hanno significativamente contribuito le cronache di questi ultimi giorni e le dimostrazioni di profonda disattenzione, verso la categoria, non per ultima della stessa amministrazione”. “È probabilmente – si legge nella nota – la prima volta in assoluto che ciò accade. C’è tuttavia un momento in cui, anche con la migliore disponibilità al dialogo e al confronto, la misura diventa colma”.

Nessun “gesto di sfida o di rottura – chiariscono Sinpref e Ap – ma semplicemente il sofferto segnale di uno sconcerto e di un malessere, ormai diffusissimi, prossimi a tramutarsi in insofferenza”. “Sconcerto e malessere – proseguono – che accomunano, da Nord a Sud, quanti, specie in questo delicatissimo momento del Paese, stanno assicurando con i consueti spirito di servizio e senso delle Istituzioni, l’espletamento di funzioni essenziali dello Stato: nei settori dalla immigrazione alla sicurezza, dalle crisi sociali a quelle economiche“.

Saranno comunque benvenute, concludono i sindacati delle carriere prefettizie, “la presenza e un intervento del ministro Angelino Alfano all’assemblea di venerdì 8 maggio al Viminale. Analogamente sarà per il ministro Marianna Madia, se riterrà di esserci“.

Parole polemiche che sottolineano – con modi confacenti a funzionari dello Stato di così elevata responsabilità – la ‘lontananza’ dell’esecutivo dai problemi che attanagliano il Paese e, soprattutto, le decisioni sbagliate prese in materia di pubblica sicurezza e assistenza sociale, che rischiano di innalzare le tensioni tra i cittadini. Che i prefetti sconfessassero di fatto il Governo di cui sono protuberanza periferica nessuno avrebbe mai potuto immaginarlo.

Questo è il risultato del Governo degli incompetenti.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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