Svolta nelle indagini sulla violenza alla tassista di Roma: fermato uomo di 30 anni, ha confessato

Simone Borgese individuato grazie all’identikit diffuso dagli inquirenti. Ha precedenti per reati comuni. “È stato un raptus”, ha dichiarato

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Roma – Svolta nelle indagini sullo stupro ai danni di una tassista di 43 anni, che venerdì mattina ha subito violenza carnale al termine di un’aggressione da parte di un cliente, che le aveva chiesto di portarlo in una zona periferica di Roma, Ponte Galeria, in una stradina dove poi la povera donna subì l’assalto sessuale e la rapina.

Domenica pomeriggio si era diffusa la notizia che un uomo sui 30 anni era stato condotto in Questura, perché sospettato di essere il ricercato. Successivamente, in tarda serata l’uomo ha confessato. Si tratta di Simone ROMA. POLIZIA DI STATO: DIRAMATO LIDENTIKIT DELLAUTORE DELLABorgese, appunto di 30 anni, che lavorava come cameriere a chiamata e che ha fornito agli inquirenti un racconto dettagliato dei fatti, apparendo lucido anche se abbattuto, forse per aver compreso – malauguratamente con ritardo – la gravità del reato commesso.

Durante il lungo interrogatorio con gli inquirenti, Borgese avrebbe ammesso tutto, anche il movente dell’aggressione: “è stato un raptus”, avrebbe dichiarato, secondo fonti investigative citate dalle agenzie di stampa. Forse per prepararsi a un’eventuale difesa fondata su una momentanea incapacità di intendere e di volere.

Grazie all’identikit diffuso dagli inquirenti – azione rivelatasi decisiva – gli uomini della Squadra Mobile capitolina, diretti da diretti da Luigi Silipo, lo hanno individuato nel quartiere Pineta Sacchetti (grazie a segnalazioni dei cittadini di quella zona), in casa dei nonni. A inchiodarlo anche le impronte digitali lasciate sul taxi dell’aggredita, ma anche le tracce elettroniche lasciate dal cellulare e alcune denunce per aggressioni analoghe nella zona.

Borgese avrebbe avrebbe precedenti per reati comuni come furto, minacce e violazione di domicilio, ma alcun precedente specifico di violenza sessuale. Dopo la confessione, l’uomo è stato posto in stato di fermo, in attesa dell’interrogatorio di garanzia del Gip e delle misure cautelari conseguenti. Le accuse sono di aggressione, lesioni personali, violenza carnale e rapina.

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