Mattarella all’Assemblea Nazionale Serba: Balcani in Ue un traguardo, superare difficoltà

Il presidente poi ha sottolineato l’aspirazione europeista della Serbia, a dispetto delle sirene euroscettiche e nazionaliste, soprattutto in ossequio ai valori comuni di “libertà, pace e democrazia”, ossia “le fondamenta su cui poggia il futuro del nostro continente. Valori oggi, purtroppo, messi a rischio da eventi drammatici, di cui mai avremmo pensato di dover essere testimoni”

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Belgrado – “Il completamento dell’Unione europea, con la piena integrazione, in essa, dei Balcani, costituisce certamente un traguardo”. Così Sergio Mattarella, parlando all’Assemblea Nazionale della Repubblica di Serbia, davanti ai parlamentari e a tutti i componenti del governo. Il Capo dello Stato ha sottolineato che “acuite dalla perdurante crisi economica e finanziaria, le difficoltà che si frappongono al processo di integrazione sono reali e complesse”. “Esse non sono però insormontabili e vanno superate”.

Mattarella ha sottolineato inoltre che la Serbia è un “Paese che da anni ha intrapreso, con determinazione e coraggio, un percorso arduo e complesso, con la ferma intenzione di scegliere il suo futuro, determinata a riprendere il posto che la storia le ha assegnato in Europa”.

“In un periodo della storia in cui l’attenzione dell’Europa e del mondo è focalizzata su gravi crisi ed emergenze, ai confini orientali dell’Unione e nel Mediterraneo – ha proseguito – ritengo si debba mantenere viva la nostra attenzione sugli equilibri, ancora non pienamente assestati, della Regione Balcanica e sull’impegnativo percorso di riforme, di crescita e di pieno sviluppo della vita democratica che la Serbia sta compiendo”.

“L’aspirazione europea, che sento qui presente e forte, ci ricorda che il valore dell’Unione Europea non deriva dalla sua dimensione economica, ma, principalmente, dall’essere, in primo luogo, un’Unione di popoli liberi e di Stati democratici”.

“Libertà, pace e democrazia – ha sottolineato il capo dello Stato – sono le fondamenta su cui poggia il futuro del nostro continente. Valori oggi, purtroppo, messi a rischio da eventi drammatici, di cui mai avremmo pensato di dover essere testimoni”.

 “La Serbia, in un momento in cui sarebbe stato facile ascoltare le sirene dell’euroscetticismo e di anacronistici nazionalismi, ha saputo assegnare priorità assoluta al proprio percorso europeo, con un’evoluzione politica di grande portata”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita ufficiale nella Repubblica di Serbia, è stato accolto al suo arrivo a Palazzo Serbia dal presidente Tomislav Nikolic. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali e gli onori militari, i due Capi di Stato si sono intrattenuti a colloquio, allargato poi alle delegazioni ufficiali, al termine del quale hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa. 

La visita ufficiale è proseguita con l’incontro con il Primo Ministro, Aleksandar Vucic. Nel pomeriggio il Presidente Mattarella si è recato all’Assemblea Nazionale dove, accolto dal presidente Maja Gojkovic, ha pronunciato il proprio discorso.

Successivamente Mattarella e Nikolic hanno reso omaggio ai caduti italiani e serbi della I Guerra Mondiale al Cimitero Militare di Belgrado, deponendo due corone ai Monumenti dedicati. Prima del pranzo ufficiale offerto dal presidente serbo, il capo dello Stato si è recato presso l’Ambasciata d’Italia a Belgrado, dove ha incontrato una rappresentanza di imprenditori italiani e il personale diplomatico e una rappresentanza della comunità italiana.

(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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