Consiglio Europeo, sulla gestione degli immigrati nella notte accordo al ribasso

Rifugiati, 40mila distribuiti in due anni. Discordia tra Italia e Germania sull’interpretazione delle quote da distribuire. I Paesi dell’Est fanno muro. Renzi “è un primo passo”

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Bruxelles – Alla fine di una intensa nottata di trattative il Consiglio Europeo ha finito per approvare la redistribuzione dei 40 mila richiedenti asilo da Italia e Grecia in tutti gli altri paesi aggiungendo al testo un riferimento al consiglio europeo straordinario del 23 aprile scorso, dove si parlava della base volontaria. è previsto che entro luglio tutti i paesi concordino un numero di migranti da accogliere, e i paesi contrari hanno ottenuto che nel testo non si parlasse esplicitamente di meccanismo “obbligatorio” (ma nel testo non comparirà neanche l’aggettivo “volontario”). è stato inoltre deciso di escludere dal meccanismo Ungheria e Bulgaria, due paesi che ricevono moltissimi migranti dall’Est e dalla Turchia. Oltre ai 40 mila da Italia e Grecia, l’Europa accoglierà, in questo caso su base volontaria, 20 mila persone dai campi profughi dei paesi terzi (il cosiddetto “reinsediamento”). Il consiglio informale dei ministri degli Interni affronterà la questione il prossimo 9 e 10 luglio a Lussemburgo.  

Soddisfatto dell’accordo raggiunto nella notte sulla redistribuzione dei migranti da Italia e Grecia, Matteo Renzi l’ha definito “un primo passo perché la politica dell’immigrazione sia europea”. In particolare, ha spiegato lasciando la sede del Consiglio, dal testo è sparita l’espressione “su base volontaria” che alcuni paesi avrebbero voluto inserire nel testo finale delle conclusioni. Renzi ha sottolineato l’importanza del “principio assunto che non si tratta solo di un problema dell’Italia o della Grecia ma di tutta l’Europa: questo mi sembra un fatto positivo sapendo che c’è ancora moltissimo da fare”.

Renzi ha sottolineato che “se di fronte a un piccolo numero come 40 mila persone non vi fosse stata solidarietà, sarebbe stata presa in giro nei confronti dell’Europa, di cui siamo stati fondatori con altri cinque paesi per la libertà, la democrazia e i valori condivisi: non può essere la patria dell’egoismo, ma della condivisione dei valori: aver raggiunto oggi questo accordo è stato importante”. Va però detto che da parte tedesca non c’è la stessa valutazione. Dalla delegazione tedesca si sottolinea infatti che il concetto di ‘volontarietà’ nella determinazione delle quote da accettare è del tutto vigente.

Diverso il clima durante il summit che a tratti è stato teatro di uno scontro “violento” secondo chi vi ha assistito: durante il dibattito al Consiglio europeo sulla nuova politica Ue dell’immigrazione, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe duramente attaccato i colleghi che si sono espressi contro l’obbligatorietà della ripartizione dei richiedenti asilo da Italia e Grecia. “Se non siete d’accordo sui 40 mila non siete degni di chiamarvi Europa”, avrebbe detto Renzi, secondo quanto si apprende, per poi aggiungere “se questa è la vostra idea di Europa, tenetevela. O c’è solidarietà, o non fateci perdere tempo”.

“Non accettiamo nessuna concessione: o fate un gesto anche simbolico oppure non preoccupatevi: l’Italia può permettersi di fare da sola”, ha detto ai leader europei il presidente del consiglio.

“È l’Europa che non può permetterselo”, è l’atto di accusa di Renzi ai leader europei. Il premier ha poi continuato: “Mi emoziono davanti all’Europa. Sono figlio di questa storia. Mi emoziono pensando che domani sarà qui Delors. Ma non accetterò mai che questa discussione sia cosi’ meschina e egoista. Abbiamo fondato l’Europa perché avevano ideali. Ho pianto per il muro di Berlino, ho pianto per Srebrenica. Credo in un ideale. Non accetterò mai un compromesso al ribasso”, ha affermato il premier stando a quanto riferisce chi era presente all’incontro e che parla anche di un durissimo scontro con la presidente lituana Grybausakaite.

“Non c’è consenso tra gli Stati membri sulle quote obbligatorie di migranti”: aveva scritto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, su Twitter. “Il meccanismo volontario è credibile soltanto con significativi e precisi impegni entro la fine di luglio”, aggiunge. “Non ho dubbi che ci vorrà molto tempo per costruire un nuovo consenso europeo sull’immigrazione”, osserva Tusk. “Ma prima e innanzitutto, abbiamo bisogno di contenere l’immigrazione illegale e questa dovrebbe essere la nostra priorità”.

(AGI)

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