Addio a Omar Sharif, il ‘Dottor Zivago’ è morto al Cairo

Il celebre attore egiziano si è spento in ospedale a seguito di un attacco cardiaco, da tempo era sofferente di Alzheimer

20150710-omar-sharif-655x436



Il Cairo – Il mondo del cinema si stringe all’Egitto per la scomparsa di Omar Sharif, spentosi in un ospedale del Cairo a seguito di un attacco cardiaco. Lo riferisce il sito della Bbc, citando il suo agente Steve Kenis. Lo straordinario interprete di ‘Lawrence d’Arabia’ e del ‘Dottor Zivago’ aveva 83 anni e all’inizio di quest’anno, sempre secondo quanto riferisce Kenis, gli era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer.

Nato nel 1932 ad Alessandria d’Egitto, Sharif compì studi di matematica e fisica e, prima di intraprendere la carriera di attore, lavorò nel commercio di legname nell’impresa di famiglia. La sua prima apparizione fu in una pellicola egiziana: fu il trampolino di lancio per diventare una una star nazionale. 

La consacrazione internazionale arrivò nel 1962, quando interpretò lo Sceriffo Ali in ‘Lawrence d’Arabia’, ruolo che gli valse la fama in tutto il mondo, due Golden Globe e una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Ma il grande successo popolare arrivò con ‘Il dottor Zivago’ (1965) che lo legò al suo personaggio più carismatico e lo consacrò definitivamente.

Tre anni dopo interpretò il marito di Fanny Brice (Barbra Streisand) in ‘Funny Girl’. Nel 1971 girò ‘L’ultima valle’ e a seguire ‘Il seme del tamarindo’ (1974); a partire da questo momento le sue apparizioni cominciarono a diradarsi, fino all’interpretazione di cammei come ne ‘La Pantera Rosa colpisce ancora’ del 1976 e ‘Ghiaccio Verde’ del 1981.

A metà degli anni ’80 lavorò in televisione, partecipando come guest star in numerosi telefilm e miniserie TV. Nota la sua grande passione per il bridge che, oltre a renderlo un ottimo giocatore, lo lanciò come autore per aver scritto il libro ‘La vita nel bridge’.

Nel 2003 interpretò il ruolo di protagonista ne ‘Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano‘, che gli valse il premio del pubblico come migliore attore e il Leone d’Oro alla carriera alla 60^ Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2004 per lo stesso film vinse il Premio César come migliore attore.

Omar Sharif parlava l’arabo, il francese, l’inglese e l’italiano, lingue con cui ha anche recitato e girato film.

(Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus