Alzheimer, scoperto possibile contagio da ormone della crescita
A lanciare la terribile ipotesi del contagio è stato uno studio dell’University College di Londra, pubblicato sulla rivista ‘Nature‘
Londra – È possibile che il morbo d’Alzheimer possa esser stato trasmesso in seguito alla somministrazione dell’ormone della crescita contaminato dalle proteina responsabili della malattia neurodegenerativa. A lanciare la terribile ipotesi del contagio è stato uno studio dell’University College di Londra, pubblicato sulla rivista ‘Nature‘.
I ricercatori hanno analizzato il cervello di otto pazienti deceduti per la malattia di Creutzfeldt-Jakob (Cjd), la cui variante è nota come “morbo della mucca pazza“. Tutti i pazienti erano stati trattati con l’ormone della crescita estratto dall’ipofisi di persone decedute e contaminato con i prioni, cioé le proteine, responsabili della malattia.
Ebbene, nel cervello e nelle pareti dei vasi sanguigni è stata rilevata la presenza di placche della proteina beta-amiloide, uno dei segni tipici dell’Alzheimer. Da qui l’ipotesi che le ipofisi dalle quali era stato estratto l’ormone della crescita fossero state contaminate anche con tracce di proteina beta-amiloide e che queste possano aver prodotto nel cervello le placche tipiche dell’Alzheimer.
“Sono necessarie ulteriori ricerche – ha precisato subito Nature – per comprendere meglio il meccanismo coinvolto: sembra probabile che, così come i prioni, la ghiandola pituitaria possa contenere anche i semi delle beta-amiloidi che hanno causato la patologia osservata“.
(AGI)
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