Venezia 2015, ecco i favoriti per la premiazione di stasera

La giuria capitanata dal regista messicano Alfonso Cuaròn assegnerà questa sera il Leone d’Oro

VeneziaGiuria


Venezia  – Mancano ormai pochissime ore al verdetto finale, quello che assegnerà il prestigioso Leone d’Oro alla 72ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e tutti gli altri premi del palmarès. La giuria, presieduta dal regista messicano Alfonso Cuaròn, è composta da: lo scrittore, sceneggiatore e regista francese Emmanuel Carrère; il regista turco Nuri Bilge Ceylan (Palma d’oro a Cannes nel 2014 Il regno d’inverno); il regista polacco Pawel Pawlikowski (autore di Ida, premio Oscar per il miglior film straniero 2015); il regista italiano Francesco Munzi (in concorso un anno fa a Venezia con Anime nere); il regista taiwanese Hou Hsiao-hsien (Leone d’oro nel 1989 a Venezia con Città dolente); l’attrice tedesca Diane Kruger; la regista e sceneggiatrice britannica Lynne Ramsay; l’attrice e regista statunitense Elizabeth Banks.

VeneziaFrancofonia

Sondando le preferenze della critica nostrana e internazionale, facendo le dovute somme, si evince che il maggiore favorito alla vittoria finale è il russo Aleksandr Sokurov con il suo Francofonia; Sokurov ha già vinto nel 2011 con Faust, quindi le probabilità di rivederlo trionfante sono si alte, ma da prendere con le dovute cautele. Infatti, potrebbe svettare un volto nuovo per il Festival, impersonato da Zhao Liang, regista cinese che ha affascinato la critica col suo documentario Behemoth. Se, invece, si deciderà per un volto già noto agli addetti ai lavori, l’ago della bilancia potrebbe pendere in favore di Amos Gitai, che ha sbalordito non poco con la sua ricostruzione storica dell’assassinio di Yitzhak Rabin nel suo Rabin, the Last Day; oppure su Jerzy Skolimowski, anche se il suo 11 minut, non ha messo d’accordo proprio tutti.

Desterebbe sorpresa, ma non sarebbe immeritata, la vittoria di Anomalisa, il film d’animazione in stop-motion scritto e diretto da Charlie Kaufman; si tratterebbe, in ogni caso, del primo film vincitore di un festival che sia stato prodotto attraverso l’utilizzo del crowdfunding (ovvero il supporto diretto di fan e appassionati).

L’Italia sembra non avere un vero e proprio cavallo di battaglia: tutti e quattro i nostri film in Concorso non hanno raggiunto un consenso unanime, anche se Sangue del mio sangue e A Bigger Splash hanno ricevuto ottime critiche dall’estero (soprattutto statunitensi). Valeria Golino sembra non avere rivali nella corsa alla Coppa Volpi femminile, mentre per quella maschile è lotta a quattro tra Fabrice Luchini (L’hermine), Eddie Redmayne (The Danish Girl), Christopher Plummer (Remember) e Alfredo Castro (Desde allà).

Non ci resta che attendere questa sera, quando potremo assistere alla cerimonia di chiusura, e alla successiva premiazione, della Mostra.  

VeneziaValeriaGolino

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