Aereo caduto in Sinai: “nessuna avaria”. Il Cremlino non esclude più l’azione terroristica

Kommersant: attentato come Lockerbie. La compagnia Metrojet conferma: aereo spezzatosi in volo. Il video sul web può essere una traccia, ma ancora non ci sono prove che riprenda davvero l’Airbus A321 russo – VIDEO

Mosca – Sull’Airbus della compagnia Metrojet caduto in Sinai sabato scorso, il Cremlino ha reso noto che non si può escludere ormai un attacco terroristico quale causa dell’incidente. “In questo momento non si può escludere nessuna ipotesi”, ha spiegato alla stampa il portavoce del presidente Putin, Dmitri Peskov, secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novosti.

“L’inchiesta è stata appena avviata, per ora non possiamo dire quale sarà l’ipotesi su cui verteranno le indagini“, ha spiegato Peskov, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se sia stato annoverato tra le cause dello schianto del velivolo anche l’attentato. “In ogni caso, ora è totalmente sbagliato formulare una qualsiasi ipotesi preliminare, opinione o affermazione che si basa sul niente”, Peskov ha aggiunto, “dobbiamo aspettare almeno i primi risultati del lavoro investigativo”, ha concluso.

Nel frattempo la compagnia russa Metrojet  ha spiegato che l’aereo sembra essersi spezzato in due tronconi in volo, come riferito dopo gli esami preliminari, escludendo un’avaria o un errore umano e lasciando aperta come “unica motivazione coerente un impatto meccanico sull’aeromobile”. 

Il vice direttore generale della Metrojet (ex Kogalymavia), Alexander Smirnov, ha assicurato che l’aereo fosse stato riparato in modo adeguato dopo il colpo subito alla coda nelle settimane scorse e che di recente non fossero stati riportati problemi. L’aereo era “in condizioni eccellenti”, ha spiegato. “Escludiamo un problema tecnico o qualsiasi errore da parte dell’equipaggio, nessuna congiunzione di avarie può spiegare il fatto che l’aereo si disintegri in aria”, ha affermato Smirnov in una conferenza stampa. “L’unica causa che può spiegarlo è un’azione meccanica esterna all’aeromobile“.

Il numero due di Metrojet ha anche confermato che l’equipaggio non ha inviato alcun allarme per indicare che vi fossero problemi all’aereo, prima dello schianto.

I familiari di alcune vittime dello schianto stretti nel loro dolore all'aeroporto di San Pietroburgo (STRINGER/RUSSIA)
I familiari di alcune vittime dello schianto stretti nel loro dolore all’aeroporto di San Pietroburgo (STRINGER/RUSSIA)

L’EGITTO: “NON È STATO UN MISSILE”Questa informazione è stata confermata dalla Commissione Egiziana che ha verificatoi dati delle scatole nere, già recuperate, anche se le autorità egiziane negano un impatto esterno come causa dell’incidente e della caduta dell’aereo. Di fatto, questo smentisce l’ipotesi che un missile abbia colpito l’Airbus A321 russo.

MEDIA RUSSI: “COME LOCKERBIE” – Secondo alcuni organi di stampa russi, il disastro può essere paragonato alla strage di Lockerbie del 1988, quando un Boeing 747 della Pan Am esplose in volo a causa dell’esplosione di una bomba, precipitando sulla cittadina scozzese e causando 270 morti.

L’ipotesi è stata formulata dal quotidiano Kommersant, che cita una “fonte vicina vicina alle indagini”. A tre anni dalla strage di Lockerbie si scoprì che un ordigno aveva causato l’esplosione dell’aereo in volo ed era stato piazzato da un terrorista libico, che aveva occultato il plastico all’interno di una valigia nel vano bagagli.

Già domenica, il direttore del Comitato interstatale dell’aviazione russa, Viktor Sorochenko, aveva affermato che l’Airbus A321 russo della Metrojet “si è spezzato in volo” e gli inquirenti continuano a non escludere la pista terroristica anche se l’abbattimento del volo da terra appare a tutti non realistica. Il fatto che per ora non sia stato confermato il lancio di un Sos da parte del pilota, fa pensare all’esplosione improvvisa.

La fonte di Kommersant ha spiegato che un’esplosione localizzata nello scomparto dei bagagli non provocherebbe la distruzione dell’aereo, ma genererebbe una ‘decompressione esplosiva‘ della cabina, dovuta al brusco calo della pressione.

Il giornale russo comunque riporta anche altre possibili cause della strage, sempre citando esperti in forma anonima. Tra queste, un guasto al motore o falle nel telaio della fusoliera.

Secondo gli interlocutori di Kommersant, “per gli esperti egiziani e russi non sarà facile stabilire le cause esatte del disastro”. Per ora si aspettano gli esami delle scatole nere ma per un’analisi completa bisognerà raccogliere tutti i detriti dell’Airbus e ricostruirlo in hangar. 

Intanto sono stati ritrovati altri 12 pezzi della fusoliera e alcuni effetti personali delle vittime e tutto sarà inviato al Cairo. Lo ha annunciato alla stampa il rappresentante del dicastero, Aleksandr Agafonov, come riporta la Ria Novosti. Sul luogo operano un centinaio di soccorritori.

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La rivendicazione dei jihadisti dell’Isis

Il video pubblicato sul web da sedicenti miliziani jihadisti dell’ISIS operanti in Sinai non dimostra però la fondatezza della rivendicazione giunta già sabato pomeriggio. Né si può affermare con certezza che quelle immagini ritraggano l’Airbus, anche se le immagini sono inquietanti.

(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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