‘Entente combattant’ tra Hollande e Cameron: “uniti contro l’ISIS”. La ‘De Gaulle’ entrata in azione

Il Primo Ministro britannico e il presidente della Repubblica Francese insieme al Bataclan. A 111 anni dall’Entente Cordiale, Gran Bretagna e Francia rilanciano l’unità per la Libertà contro il sedicente Stato Islamico. Londra mette a disposizione la base RAF di Cipro. Cameron vuole bombardare in Siria, ma serve il voto della Camera dei Comuni

Parigi – Ieri mattina il blu, il bianco e il rosso della bandiera francese e di quella britannica hanno idealmente sventolato uniti, mescolandosi di fronte all’omaggio alle vittime delle Stragi di Parigi prestato dal Primo Ministro britannico, David Cameron, e dal presidente francese, François Hollande. Davanti al Bataclan, locale simbolo dell’orrore prodotto nella capitale transalpina, il tributo ai martiri della Libertà periti solo perché cittadini di Paesi in cui si può credere e non credere, cantare e non cantare, gioire e instristirsi, decidere il proprio futuro.

Entrambi i leader hanno deposto una simbolica rosa sul luogo, omaggio alle vittime degli attacchi. Uno spirito che valica l’Entente Cordiale sancito 111 anni fa e l’idea della Federal Union tra le due sponde della Manica, lanciata nel 1940 – durante le drammatiche giornate di Dunkerque – da Jean Monet, uno dei Padri Fondatori dell’unità europea. Unità europea mai in crisi strutturale quanto oggi.

Hollande e Cameron hanno poi avuto un colloquio all’Eliseo sulla lotta contro il terrorismo e la crisi siriana, e l’inquilino dell’Eliseo ha assicurato: “intensificheremo i nostri raid. Sceglieremo gli obiettivi che faranno il massimo dei danni a questo esercito terroristico. Dobbiamo colpire duramente Daesh (per Dāʿish, vale acronimo di al-Dawla al-Islāmiyya fī al-ʿIrāq wa l-Shām).

Camerono ha aggiunto: “non ci sconfiggerete mai“. Toni ieratici, con cui il Primo Minitro britannico si è rivolto direttamente ai barbari jihadisti che minacciano la nostra civiltà (e la civiltà tout court), offrendo nell’immediato alla Francia l’uso della base della RAF a Cipro per gli aerei francesi che bombardano in Siria e Iraq le milizie jihadiste. Ho offerto al presidente Hollande l’uso della base della Raf di Akrotiri agli aerei francesi impegnati nelle operazioni contro lo Stato Islamico ed ulteriore assistenza per il rifornimento in volo“, ha spiegato. “Sostengo con forza l’azione che il presidente Hollande ha intrapreso per colpire lo Stato Islamico in Siria”, ha aggiunto Cameron. “La mia ferma convinzione è che anche la Gran Bretagna dovrebbe farlo“, ha detto, annunciando pubblicamente le indiscrezioni girate nei giorni scorsi, secondo cui Downing Street sta spingendo i membri della Camera dei Comuni perché autorizzino i bombardamenti sull’Isis in Siria (oltre che in Iraq come già avviene).

Il 15 Novembre, davanti alle due camere riunite in Congresso a Versailles, Hollande annunciò di voler lavorare alla nascita di una “coalizione unica” contro lo Stato Islamico, con Mosca e Washington. Per questo il presidente francese questa settimana compirà un tour diplomatico: oggi si recherà a Washington da Obama, domani ha in programma una cena di lavoro informale con Angela Merkel a Parigi e giovedì proseguirà i suoi incontri con l’annunciato colloquio con il presidente russo Vladimir Putin a Mosca.

Nel frattempo caccia francesi sono decollati dalla portaerei nucleare ‘Charles de Gaulle’, ridispiegata nel Mediterraneo orientale, per compiere missioni sulle zone sotto controllo dei jihadisti in Iraq e Siria. Nessuna informazione circa la natura di queste missioni – sorveglianza o bombardamenti – è stata fornita al momento.

La portarerei ‘De Gaulle’ era salpata mercoledì da Tolone per raggiungere l’area di crisi, con i 26 caccia imbarcati – tra Rafale e Super Étendard – triplicano la capacità dei raid francesi nella regione e si sommano ai 12 velivoli di stanza negli Emirati Arabi Uniti e in Giordania.

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