ID., la mobilità sostenibile targata Volkswagen con 4 punte di sfondamento

Gli sforzi del Gruppo VW per la sostenibilità ambientale consentiranno di ridurre le emissioni di Codi oltre un milione di tonnellate l’anno, ma serve l’azione sinergica di tutti, in primis il decisore politico, perché la mobilità elettrica giochi un ruolo da protagonista nel miglioramento dell’ambiente. La Gamma I.D. rispetta l’Accordo di Parigi sul clima

Verona – Volkswagen entro il 2019 immetterà sul mercato la propria prima auto con motorizzazione elettrica, la ID., che sarà prodotta nello stabilimento di Zwickau dalla fine dell’anno, per raggiungere le concessionarie della casa di Wolfsburg all’inizio del 2020.

La ID. sarà una pietra miliare nella storia industriale della casa tedesca, perché sarà la prima autovettura Volkswagen a bilancio neutro di CO2, ossia rispetterà i termini dell’accordo di Parigi sul Clima, a patto che il proprietario la ricarichi sempre con ‘energia verde’, ossia energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (eolico, fotovoltaico, idroelettrico, per esempio). 

Questo risultato sarà il frutto degli investimenti del Gruppo Volkswagen volti alla decarbonizzazione della produzione della ID., che consentirà di ridurre l’impatto ambientale per oltre un milione di tonnellate di CO2 l’anno. “Il cambiamento climatico è la più grande sfida della nostra epoca”, ha commentato sul tema Thomas Ulbrich, Membro del Consiglio di Amministrazione della Volkswagen responsabile della mobilità elettrica, che ha illustrato come la casa di Wolfsburg sta affrontando il tema dell’impatto ambientale con la massima responsabilità, visto il programma di industrializzazione della ID volto alla riduzione complessiva delle emissioni. “Per assicurare che rimanga senza emissioni per l’intero ciclo di vita, stiamo lavorando a tanti livelli per usare energia ‘verde’. Una mobilità davvero sostenibile è possibile se la vogliamo tutti e tutti ci lavoriamo”, ha sottolineato Ulbrich.

Sulla stessa lunghezza d’onda Georg Kell, il direttore fondatore del Global Compact delle Nazioni Unite e portavoce del Concilio di Sostenibilità del Gruppo Volkswagen, secondo il quale “le emissioni di CO2 prodotte dalle attività umane devono essere ridotte il più rapidamente possibile“. “Sin dalla fondazione, il Concilio di Sostenibilità della Volkswagen ha lavorato sodo per assicurare che la salvaguardia del clima fosse una delle priorità strategiche del Gruppo – ricorda Kell – La Volkswagen sta perseguendo l’approccio giusto con la ID. e la gamma elettrica. È arrivato il tempo di mettere in pratica questo piano”, ha concluso.

ID. è auto ‘verde’ in tutto il ciclo di vita – La Volkswagen ha pensato l’intero ciclo di vita della ID., dalla produzione all’utilizzo, è finalizzato alla riduzione delle delle emissioni di CO2, dalla produzione delle batterie – localizzata in Europa – all’energia per produrla, da fonti rinnovabili. La quota di emissioni non evitabili sono compensate da investimenti ambientali certificati, in modo che la ID. sia carbon neutral

Per le stesse operazioni di ricarica della vettura, Volkswagen raccomanderà l’uso di energia da fonti rinnovabili come eolico e idroelettrico. Elli – di recente entrata nel Gruppo di Wolfsburg, controllata dalla Volkswagen  – ha avviato di recente l’offerta di elettricità da fonti rigenerate sotto il nome di Volkswagen Naturstrom, mentre la rete di ricarica rapida IONITY – una joint venture tra Gruppo Volkswagen, BMW Group, Daimler AG e Ford – offrirà energia “verde” in circa 400 stazioni di ricarica sulle autostrade Europee.

Il Dieselgate premessa della Rivoluzione Elettrica – Il Dieselgate, che colpì soprattutto il Gruppo Volkswagen  nel 2015, può essere considerato la premessa per l’evoluzione elettrica della produzione della casa tedesca. La transizione verso l’elettrificazione della mobilità è supportata dal Gruppo di Wolfsburg, ma è chiaro che tale transizione può compiersi solo se da un lato vi è la cooperazione di tutti gli stakeholder – a partire dai consumatori chiamati a cambiare le proprie modalità di utilizzo delle auto e di consumo in generale – ma anche dall’altro vi è la lungimiranza del decisore politico statale e comunitario perché questa transizione sia supportata in tutti i modi, attraverso lo sviluppo delle reti infrastrutturali con investimenti che chiamano per foza di cose in causa i Governi. 

La promessa della Vokswagen è quella di rendere economicamente sostenibile l’acquisto delle auto elettriche a una fascia ampia del mercato. In questo scenario si inserisce l’intera famiglia ID., con la compatta prodotta dalla fine di quest’anno, cui seguiranno il modello SUV, ID. CROZZ, il monovolume ID. BUZZ e la berlina a tre volumi ID. VIZZION. Una gamma completa di prodotti per la quale Volkswagen ha stanziato 9 miliardi di Euro fino al 2023, per giocare la partita della mobilità elettrica con quattro punte di sfondamento (ammesso che ci passiate la parafrasi calcistica).

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.