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Cultura
L’incuria incombente sui beni culturali siciliani
I giovani dell’Associazione Triskelion al lavoro per il recupero dei siti archeologici
Riemerge la brillante arenaria ai Bagni Greci di Gela
di Giorgia Turco
Articolo pubblicato il 18.05.2012 - h 23.00 | Tag: Sicilia, Statuto Speciale, siti archeologici, Gela, incuria
Un’intera mattina e tanta buona volontà sono gli ingredienti che hanno animato lo scorso 16 maggio, giorno che l’Associazione Archeologico Culturale Triskelion, in collaborazione con l’Ente Parco di Gela, ha dedicato alla pulizia degli Stabilimenti greci di Caposoprano.
Risalente al periodo ellenistico, il complesso di bagni pubblici, contrassegnato da due serie di vasche -
Vegetazione spontanea, carta e plastica sono stati per anni i visitatori principali del sito, conseguenza della latitanza della Regione siciliana, competente per la manutenzione e la pulizia dei siti archeologici, e dell’indifferenza dei gelesi, incapaci di sentire proprio il patrimonio pubblico.
Alla atavica sonnolenza regionale e alle altisonanti conferenze stampa dell’amministrazione comunale, offertasi per la pulizia delle aree, hanno risposto i giovani dell’Associazione Triskelion, impegnati nella salvaguardia e nella valorizzazione dei beni culturali del territorio.
“Tutto è nato durante l’ideazione della XIV Settimana della Cultura” – ha dichiarato Angelo Mondo, archeologo triskeliota – “il cui fine principale è stato quello di animare e promuovere le aree archeologiche attraverso degli eventi culturali. Per gli stabilimenti greci volevamo il cantastorie Alfio Patti anche per un diretto coinvolgimento degli anziani dell’attigua Casa di Riposo, che nei versi declamati avrebbero rivissuto i momenti della loro giovinezza. Ma un sopralluogo preventivo ci ha fermati in quanto il sito non era fruibile e abbiamo quindi optato per la sede dell’Acropoli, ugualmente suggestiva. Seppur la competenza sia della Regione Sicilia, abbiamo deciso di recuperare l’area con le nostre forze e con l’aiuto del Parco Archeologico e Ambientale di Gela”.
I primi a beneficiare della nuova veste dei Bagni greci sono stati alcuni studenti di una scuola media della città in visita con le insegnanti. E’ stato un incontro casuale quello con i volontari dell’associazione che però si è rivelato stimolante per tutti i presenti grazie all’entusiasmo e agli interrogativi dei giovanissimi a cui i membri della Triskelion sono stati ben lieti di rispondere. Insieme grandi e piccoli -
Si è trattato di un momento di apertura e confronto tra generazioni diverse, entrambe destinate alla tutela e al recupero del futuro di Gela che ha un disperato bisogno di senso civico, di collaborazione tra più soggetti e di manifestazioni come queste, che dimostrano la ferma volontà dei giovani di riattivare e rivalorizzare il patrimonio culturale della città, forse inconsapevole del tesoro su cui siede.
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