Osservazioni sul “Penalty point system” in F1 dal 2014
Patente a punti nella massima categoria automobilistica a ruote scoperte, decisione discutibile
Penalty point system in F1 dal 2014. Non un’opzione di un video games, né uno scherzo.
Si vociferava da tempo sulla possibilità di introdurre una patente a punti e mercoledì scorso, nel corso del Consiglio Mondiale del Motorsport, è stato deciso di introdurre questo meccanismo sanzionatorio. Un sacchetto di numeri da estrarre a seconda della violazione: per esempio 1 per il taglio di chicane, 2 per partenza anticipata, 3 per una collisione evitabile.
Ora capisco il fattore sicurezza che viene prima di tutto, ma provvedimenti di questo tipo dovrebbero essere valutati secondo un criterio applicabile in ambito corse, dove la panoramica delle varie ed eventuali risiedono nell’abitacolo e nell’ottica pilota. Parliamo di una competizione automobilistica allo stato puro dove non esiste:” Permesso, posso passare?”.
Nella pratica, nulla cambia se non con l’integrazione di un punteggio penalizzante. Sanzioni come lo stop and go, drive through, solo per citarne due, abbinate ai numeri. Quando, nell’arco di 12 mesi, un pilota arriverà a 12 punti, scatterà la sospensione da un Gran Premio.
Il motorsport non è una disciplina da guanti di seta, anche se la F1 moderna non ha i calli sulle mani e i piloti ruspanti di una volta. L’evoluzione ha rivoluzionato, ma la competizione dovrebbe continuare a essere viscerale e le penalizzazioni a punti delle infrazioni valutate in casi di innesco pericolo.
Comunque, decisione ormai presa, la “patente a punti” sarà una realtà con il grandissimo augurio di una rivisitazione per rendere il criterio della valutazione più soft laddove il pericolo tangibile non c’è. Il problema infatti è capire quanto possa essere auspicabile un sistema di valutazione che segua criteri così schematici, così rigorosi, in uno sport competitivo come la F1?”
Che poi, dopo il Gp di Gran Bretagna, magari ci sono anche altre priorità e attenzioni da riservare per l’incolumità dei piloti! Il mio è solo un semplice pensiero di una semplice appassionata!
Il percorso sulla sicurezza DEVE andare avanti SEMPRE e a ricordarlo, come forti schiaffi, sono le tragedie che toccano le piste.
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ROSS
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