Papa Francesco nomina monsignor Giovanni D’Ercole arcivescovo di Ascoli Piceno

Succede a monsignor Silvano Montevecchi, deceduto lo scorso settembre. Monsignor D’Ercole è un volto noto della televisione: è lo storico conduttore della rubrica religiosa di Rai2 “Sulla via di Damasco

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L’ex vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede e attuale vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole, è stato nominato da Papa Francesco nuovo arcivescovo di Ascoli Piceno, dove succede a monsignor Silvano Montevecchi deceduto nel settembre scorso.

Volto noto di Rai2 come storico conduttore della rubrica religiosa “Sulla via di Damasco“, don D’Ercole è stato a lungo capo ufficio della sezione italiana della Segreteria di Stato. L’augurio è che da vescovo di Ascoli Piceno possa continuare la sua evangelizzazione in televisione, mantenendo la conduzione del programma.

Nato 67 anni fa a Morino, vicino all’Aquila, è divenuto sacerdote di Don Orione dopo essere stato animatore del Movimento Oasi di padre Virginio Rotondi, il gesuita che gli ha insegnato a coniugare la vocazione giornalistica con quella sacerdotale.

Grande sportivo, è noto anche per la sua partecipazione a più edizioni della maratona di New York. Come motto per il suo Episcopato, D’Ercole ha scelto “In manus tuas” per ricordare la preghiera che ogni sera recita sulla scia del fondatore della sua Congregazione, San Luigi Orione, e aggiunge lui stesso, “per indicare l’abbandono totale nelle mani di Dio e di Maria, alla quale ho consacrato la mia vita e la dedizione totale alla Chiesa“. Monsignor D’Ercole ha partecipato anche ad altre trasmissioni televisive della Rai (Millennium, Prossimo Tuo, Sulla via di Damasco, Misteri), di Telepace, di Radio Maria ed è collaboratore di diversi giornali e riviste, non ultimo il Bollettino Don Orione oggi, di cui è direttore responsabile.

Dopo l’ordinazione, ricevuta nel 1974, la licenza in teologia alla Lateranense e il dottorato in teologia morale conseguito all’Accademia Alfonsiana, è stato per nove anni missionario in Costa d’Avorio. A metà degli anni ’80, i superiori lo richiamarono a Roma, come parroco della grande chiesa di Ognissanti sulla via Appia. E due anni dopo, nel 1986, fu eletto superiore provinciale della Piccola Opera della Divina Provvidenza di Don Orione. è stato anche cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo, dove all’epoca svolgeva il suo ministero pastorale anche l’allora segretario di Stato Agostino Casaroli.

Proprio il cardinale romagnolo suggerì il suo nome a Papa Wojtyla, che lo chiamò in Vaticano nell’87 come vicedirettore della Sala Stampa e dopo un paio d’anni lo volle in Segreteria di Stato. Così iniziò il suo proficuo servizio alla Santa Sede, terminato il 14 novembre 2009 con la nomina a vescovo ausiliare dell’Aquila, dove si è molto impegnato (entrando in rotta di collisione con diversi poteri locali) per la ricostruzione dopo il terremoto dell’aprile precedente. Impegno che gli è costato anche un processo, dal quale è uscito a testa alta con la piena assoluzione.

Abbiamo incontrato diverse volte monsignor d’Ercole in una struttura alberghiera di Roma e, osservandolo a distanza, ne abbiamo potuto apprezzare la moderazione, la frugalità, ma anche la contagiosa allegria. A Giovanni d’Ercole gli auguri più sentiti per la nomina a vescovo di Ascoli Piceno.

(Credit: AGI)