Ucraina, Arseny Yatseniuk in Vaticano. Francesco: “Le parti collaborino”

Il Pontefice ha regalato al premier ad interim dell’Ucraina una penna e un auspicio: “spero che con questa lei scriva la pace”. Yatseniuk: “La Russia ha violato sette volte il nostro spazio aereo”. “Vogliono provocarci e accusarci di dichiarare guerra a Russia”. In mattinata l’incontro con Matteo Renzi a Palazzo Chigi

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Città del Vaticano – Incontro in Vaticano tra Papa Francesco e il premier ucraino Arseny Yatseniuk, che ha avuto “cordiali colloqui” – come sono stati definiti da fonti diplomatiche – con il Pontefice, il Segretario di Stato Pietro Parolin e il Segretario della Santa Sede per i Rapporti con gli Stati (ossia il ministro degli Esteri), Dominique Mamberti.

Durante l’incontro il premier ad interim ucraino ha avuto colloqui “svoltisi nel quadro dei buoni rapporti bilaterali tra la Santa Sede e l’Ucraina“, in cui si “è discusso – si legge in una nota vaticana – della situazione attuale, con l’auspicio che tutte le Parti interessate collaborino costruttivamente per il ripristino della stabilità politica e sociale del Paese, nell’ambito del diritto internazionale, e promuovano l’intesa tra i popoli della Regione. È stato inoltre rilevato il ruolo specifico che le Chiese e le organizzazioni religiose, nonché ciascun credente, sono chiamati a compiere nel favorire il rispetto vicendevole e la concordia tra tutte le componenti della società. Infine – conclude la nota – si è fatto cenno a possibili ulteriori iniziative della comunità internazionale al riguardo“.

A Yatseniuk il Pontefice ha regalato una penna. “Spero che con questa penna lei scriva la pace“, ha detto Jorge Mario Bergoglio in spagnolo. “Lo spero anche io“, ha risposto in inglese il premier. Il premier ucraino ha regalato al Papa una foto della piazza di Maidan raffigurata la notte dell’anno nuovo con la folla in protesta. “Qui – ha chiosato – è dove gli ucraini hanno lottato per la libertà e i diritti, milioni di persone“. Analoga foto ha regalato al Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, che lo ha ricevuto dopo Papa Francesco.

Il premier ucraino, accompagnato dal ministro degli Esteri, l’ambasciatrice presso la Santa Sede, il consigliere per gli Affari religiosi e il capo di gabinetto, lascerà Roma nel pomeriggio, anticipando la partenza per Kiev.

20140426-renzi-yatseniuk-312-221Prima di recarsi in Vaticano, Yatseniuksi era incontrato prima con il capo del governo italiano, Matteo Renzi, e poi aveva incontrato la comunità ucraina a Roma nella chiesa di Santa Sofia.

Al termine dell’incontro, Matteo Renzi aveva espresso al premier ucraino ad interim il “forte sostegno da parte dell’Italia al processo di riforme politiche ed economiche portate avanti dal governo di Kiev“. Renzi e Yatseniuk – si legge in una nota diramata da Palazzo Chigi – “hanno convenuto sugli impegni a rispettare gli accordi di Ginevra“.

Renzi ha ribadito la forte aspettativa della comunità internazionale che le elezioni presidenziali in Ucraina possano svolgersi nella data prevista del 25 maggio prossimo. Il colloquio, cui hanno preso parte anche il ministro degli Esteri Federica Mogherini e l’omologo ucraino Andrii Deshchytsia, “è stato occasione per ribadire gli ottimi rapporti economici bilaterali tra Italia e Ucraina“, conclude la nota del Governo.

Alla fine dell’incontro con la comunità ucraina nella chiesa di Santa Sofia, il premier ad interim di Kiev ha rivelato che nelle ultime 24 ore l’aviazione russa ha violato lo spazio aereo ucraino per sette volte, confermando le anticipazioni rivelate ieri notte dal Pentagono.

Secondo Yatseniuk Mosca avrebbe “l’obiettivo di provocarci e accusare l’Ucraina di fare guerra alla Russia“. Come si ricorderà, ieri notte il Pentagono ha riferito di “diverse” violazioni dello spazio aereo ucraino nelle ultime 24 ore, ma non precisando la quantità delle violazioni, né il tipo di aerei militari che erano entrati nello spazio aereo ucraino.

Il premier ucraino alla stampa ha affermato di comprendere le intenzioni russe: “Vogliono cancellare l’indipendenza ucraina, minare le elezioni presidenziali, rovesciare le autorità filo-ucraine e filo-europee e restaurare l’impero sovietico“.

Infine, Yatseniuk ha rilanciato un appello al presidente Russo, Vladimir Putin, perché Mosca rispetti gli accordi internazionali conclusi finora, compresi quelli raggiunti il 17 aprile scorso a Ginevra, in modo da allentare le tensioni nell’Est e nel Sud del Paese.

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