Franco Frattini sul caso Geithner. Rivelazioni inaudite, non sospettammo nulla
Secondo l’ex ministro degli Esteri è “inquietante” che una rete di funzionari burocratici abbia tramato ai danni della democrazia italiana. All’attuale titolare della Farnesina, Federica Mogherini, poi dice: non mi permetto di darle consigli, ma le suggerirei di leggere il libro”
Roma – “Sto cercando di procurarmi il libro che in Italia non e” ancora uscito e leggermelo con estrema attenzione perché“, se il contenuto si rivelasse rispondente alle anticipazioni, si tratterebbe di dichiarazioni inaudite”. Lo ha affermato l’ex ministro degli Esteri, Franco Frattini, commentando la testimonianza dell’ex Segretario di Stato al Tesoro Usa, Timothy Geithner, sul piano per “favorire” un cambio della guardia a Palazzo Chigi, facendo cadere Berlusconi.
Manovre di cui, assicura Frattini in una dichiarazione all”Adnkronos, all’epoca “non si è avuta la percezione. Al contrario, se avessi avuto l”impressione o il sospetto che qualcosa del genere stava accadendo alle nostre spalle, come ministro degli Esteri non avrei esitato un minuto ad agire di conseguenza, Ma nessuno ai tempi adombrò un’ipotesi o formulò sospetti“, continua Frattini, tornando alle cronache del 2011 che condussero alle dimissioni di Berlusconi e del suo governo.
Se di manovra o complotto internazionale si è trattato, “ciò è avvenuto non solo a nostra insaputa, ma sopra le teste dei governi e dei ministri degli Esteri dei Paesi interessati. Voglio sottolineare che Geithner usa il termine ‘officials’ che, nel gergo delle relazioni internazionali, equivale a alti funzionari o dirigenti di primo livello delle amministrazioni. Quindi Geithner adombra il lavorio di una rete di ‘officials’ che – non si sa per conto di chi e da chi manovrati – cercava di tramare ai danni dell”Italia. Non mi permetto di dare consigli all”attuale ministro degli Esteri – conclude Frattini – certamente le suggerirei di leggere attentamente il libro, senza liquidarlo preventivamente“.
(Adnkronos)