Filippine, il medico tedesco rapito dagli islamisti ha lanciato un appello-choc: “venerdì ci decapitano”

Stephan Okoveix (71 anni) e Henrike Diesen (55 anni) sono ostaggi dei jihadisti filippini del gruppo Abu Sayyaf dal mese di aprile, quando furono sequestrati dopo un guasto al loro yacht al largo dell’isola di Palawan

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Manila – Drammatico appello di Stefan Okoveix, il medico tedesco sequestrato ad aprile nelle Filippine da un gruppo islamico. In un messaggio audio inviato a una radio locale, il dottor Okoveix ha riferito di essere stato spinto dai sequestratori in una fossa che diventerà la sua tomba, se non sarà pagato il riscatto richiesto entro venerdì.

Il medico fu rapito insieme alla moglie, Henrike Dielen, dal gruppo islamico Abu Sayyaf operante nell’isola di Mindanao, dopo un guasto del suo yacht al largo dell’isola di Palawan, nel sudovest delle Filippine. I due furono poi trasportati nell’isola di Jolo, focolaio dell’estremismo islamico in una nazione, le Filippine, a maggioranza cattolica.

Abu Rami, portavoce del gruppo affiliato ad Al-Qaeda, ha comunicato che uno tra Okoveix e consorte sarà giustiziato questo venerdì alle 15 ora locale se non sarà pagato il riscatto richiesto di 5,6 milioni di dollari. Rami ha chiesto di trattare direttamente con il ministro degli Esteri filippino Albert del Rosario, che finora non ha voluto commentare.

Mi hanno detto che venerdì mi uccideranno“, Okoveix ha raccontato nell’intervista controllata nella città di Zamboanga. “Vi parlo da una fossa profonda tre metri. Mi hanno detto che questa sarà la mia tomba se non pagherete il riscatto. Spero di uscire da qui, ma non ho ancora visto nessuno del governo impegnarsi perché ciò avvenga”, queste le parole del medico, che ha rivelato di non avere abbastanza da mangiare e quindi di aver perso molti chili.

Abu Sayyaf ha postato anche una foto su internet nella quale si vede l’uomo ammanettato davanti a una bandiera nera molto simile a quelle usate dall’Isis, gruppo al quale Abu Sayyaf ha sempre manifestato vicinanza. Nel fondo della foto il gruppo terrorista ricorda la scadenza dopo la quale uno dei due ostaggi sarà decapitato.

Secondo fonti giornalistiche locali, Okoveix lunedì scorso (13 Ottobre) è stato separato dalla moglie Henrike Dielen ed entrambi non sanno in che condizioni stia il coniuge. 

(AGI)