Sciopero generale. Lupi revoca precettazione ferrovieri e dice: “sindacati ragionevoli”. Complimenti …

Poderosa marcia indietro del ministro delle Infrastrutture e dei Traporti dopo un veloce ripasso della Costituzione e dopo una delicata tirata d’orecchie del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi

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Roma – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha revocato la precettazione dei lavoratori del settore ferroviario per lo sciopero generale di domani. Una marcia indietro comunicata dal ministero dei Trasporti con una nota. “Di fronte alla segnalazione dell’Autorità garante degli scioperi che richiamava ‘il fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati“, fa sapere Lupi, riferendosi all’articolo 40 della Costituzione che garantisce il diritto di sciopero.

20140506-maurizio-lupi-dx-320x215Ho voluto difendere il diritto alla mobilità dei cittadini”, precisa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in una momentanea amnesia costituzionale ieri aveva precettato i ferrovieri. “Nello stesso tempo, ritenendo che vada garantito il diritto allo sciopero, anche di fronte a uno sciopero che non condivido, sin da subito ho ritenuto di dover dialogare con i sindacati coinvolti per contemperare entrambi i diritti”, aggiunge Lupi che ha fatto la figura dell’allocco dopo il “richiamo” del presidente del Consiglio dei ministri, che da Ankara aveva affermato “il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione e noi lo rispettiamo. Il fatto che io non sia d’accordo sullo sciopero di domani non toglie che la protesta domani si faccia, sia ben organizzata e gestita e, conoscendo le organizzazioni sindacali che lo hanno programmato, nel rispetto delle opinioni diverse, credo che domani filerà tutto liscio“.

Nella nota di Lupi si fa riferimento alla “ragionevolezza dimostrata dai sindacati, (Cgil, Uil, Ugl e Orsa da una parte e CAT dall’altra)” per la riduzione del “tempo sia dello sciopero di domani (che finisce alle 16 invece che alle 17 con un grande vantaggio per i pendolari) sia di quello di sabato e domenica (che salva la fascia serale di sabato iniziando alle 24 invece che alle 21)“, oltre alla “rassicurazione di Trenitalia sulla possibilità di ridurre così i disagi per cittadini“, premessa per dichiarare la marcia-indietro finale: “ho deciso revocare il provvedimento di precettazione“.

Complimenti per il figurone, ministro Lupi. 

(Credit: AGI)