Ada Colau vince a Barcellona, nessuno deve avere paura di noi, solo i corrotti

L’ex portavoce del movimento delle vittime delle crisi dei mutui spagnoli ha vinto le elezioni a Barcellona con la lista “Barcelona en Comù” (BComù) vicina a Podemos, cha ha vinto le amministrative in Spagna

Ada Colau si è imposta a Barcelona con la lista "Barcelona en Comù" (BComù) vicina a Podemos (foto Afp/Adnkronos)
Ada Colau si è imposta a Barcelona con la lista “Barcelona en Comù” (BComù) vicina a Podemos (foto Afp/Adnkronos)

“Non vogliamo che nessun abbia paura di noi”. Solo i corrotti e chi vuole mantenere le sperequazioni. E’ questo il messaggio, all’indomani dalla vittoria elettorale, di Ada Colau, l’ex portavoce del movimento delle vittime delle crisi dei mutui spagnoli che ha vinto le elezioni a Barcellona. “Non abbiamo nessun accordo già preparato”, ha poi aggiunto la 41enne candidata di “Barcelona en Comù” (BComù) che ha messo in comune appunto Podemos ad Izquierda Unita e altre formazioni e movimenti di base della sinistra, ottenendo 11 dei 41 consiglieri della città catalana.

Colau – che insieme a Manuela Carmena, vincitrice morale a Madrid, è il volto del ‘cambio’ impresso in Spagna dalle elezioni di ieri – ha detto ancora di essere pronta a dialogare con tutti, tranne i popolari e CiU, il partito catalano di Artur Mas che ha ottenuto 10 seggi. La vittoria della coalizione guidata da Colau permetterà quindi il ritorno di un governo di sinistra alla guida della città catalana che i socialisti avevano perso, dopo 32 anni, nel 2011.

Ripetendo uno slogan che ha caratterizzato la sua campagna elettorale, Colau ha ricordato che le sue misure saranno orientate “al buon senso”. E che le prime azioni da sindaco saranno quelle di “parlare con le banche che vorranno collaborare e trovare appartamenti vuoti per affitti sociali”, minacciando multe per gli istituti di credito che li continueranno a tenere sfitti. Inoltre, in campagna elettorale, ha promesso che si ridurrà il salario da sindaco a 1600 euro, abolendo le auto blu e le spese di cerimoniale. E vi sarà la massima trasparenza, con i resoconti online di tutte le riunioni.

La lotta per la casa è infatti è l’aspetto centrale dell’impegno politico della 41enne attivista, che però preferisce presentarsi come la vicina di casa più normale piuttosto che come una barricadera, sottolinea oggi il Pais. Nata e cresciuta a Barcellona, Colau ha acquistato una notorietà nazionale come portavoce della “Plataforma de Afectados por la Hipoteca” (Pah), coalizione nata nel 2009 a Barcellona per difendere i diritti dei tanti spagnoli che, nel momento in cui è scoppiata la bolla speculativa immobiliare, hanno perso le case a causa dei contratti di mutuo capestro firmati.

Il problema della casa è stato centrale nella campagna di Colau che ha anche indicato come il fatto che Barcellona sia diventata in questi anni una delle mete principali del turismo, soprattutto giovanile, può essere un problema. “Il turismo è fuori controllo”, ha detto sottolineando come alcune zone del centro storico si sono trasformate solo in aree di alberghi e appartamenti vacanze. Facendo alzare alle stelle i prezzi per i residenti, e i piccolo commercianti, che sono stati costretti ad abbandonare il centro.

“Tutto vogliono venire in una città vera, ma se il centro diventa pieno di multinazionali e catene che potete trovare in qualsiasi altra città non funziona – ha detto – quello che ci entusiasma è l’idea di una Barcellona che può diventare un riferimento mondiale come città democratica e giusta”.

(Adnkronos)

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