Circuito di Spa, rischio sciopero. In pericolo Gran Premio del Belgio e 24 Ore
Stato di agitazione del personale interno del circuito, che chiede una stabilizzazione. Pasqualino, leader sindale locale: “da tre anni cerchiamo una regolamentazione del lavoro, senza risultati”

Spa – Un’agitazione dei dipendenti del circuito di Spa-Francorchamps potrebbe mettere a rischio l’attività del tracciato belga, il più bel circuito del mondo, e mettere in pericolo l’effettuazione delle manifestazioni sportive previste fino al 31 Ottobre.
Questo è il pericolo paventato da Fabio Pasqualino, leader del sindacato CSPF, nel commentare lo sciopero indetto dal 3 Giugno scorso a fine Ottobre, agitazione che metterebbe così in pericolo sia il Gran Premio del Belgio che la 24 Ore di Spa, i due più importanti appuntamenti del periodo.
Il motivo della ‘sollevazione’ dei dipendenti del circuito è la richiesta più volte reiterata di una regolarizzazione del rapporto di lavoro, ancora oggi mancante. E per esercitare pressione sul management di Spa (ossia su Bernie Ecclestone), non è escluso affatto di colpire gli eventi più importanti, il Gran Premio del Belgio di Formula 1 (21-23 Agosto) e la 24 Ore di Spa che precede l’appuntamento iridato dal 21 al 26 Luglio.
“Si potrebbero avere scioperi e altre azioni di protesta durante il GP di F1 e la 24 Ore di Spa”, ha dichiarato Fabio Pasqualino, responsabile del sindacato CSPF, il quale ha anche precisato: “ormai da tre anni cerchiamo una regolamentazione del rapporto di lavoro, ma ancora la negoziazione non ha prodotto risultati”.

Tuttavia, già prossimamente si potrà capire se il pericolo sciopero sia più una minaccia che una promessa. Nel weekend del 19 Giugno è previsto il terzo appuntamento dell’ADAC GT Master: si potrà verificare la concretezza della minaccia.
Oggi infatti si è concluso senza conseguenze Spa Euro Race, il tradizionale appuntamento dell’inizio del mese di Giugno, con gare dei campionati Turismo, GT e Formula Ford danesi, oltre che di F. Renault francese. Insomma, oggi la minacciata astensione non ha prodotto alcun effetto, ma potrebbe essersi trattato solo di una misura di cortesia usata verso piloti privati (non belgi) che avevano già preventivato trasferte da tempo.
Per il resto, visto che la Formula 1 scorre liscia come l’olio e che la crisi economica non ha prodotto alcun effetto sullo sport mondiale (si fa per dire…), la minaccia di boicottaggio attraverso uno sciopero era proprio quel che mancava per vivacizzare l’ambiente.
Se saranno spine, pungeranno…
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