Francia, allarme dell’intelligence: Isis potrebbe usare droni per attacchi multipli devastanti

I jihadisti sarebbero ossessionati dall’idea di ricreare una devastazione simile a quella dell’11 Settembre e per questo starebbero pianificando l’uso di mezzi facilmente accessibili per attacchi di massa con mezzi telecomandati. Il 14 Luglio scorso si sono verificate due esplosioni nell’impianto petrolchimico LyondellBasell a Fos-sur-Mer, nei pressi di Marsiglia, originate da un’azione deliberata e criminale. Il 7 Luglio – sempre nella stessa zona – da una base militare dell’Armée de Terre furono rubati 200 detonatori, 40 granate e una dozzina di panetti di esplosivo al plastico utilizzati prevalentemente dalle forze speciali transalpine

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Parigi – Fonti di intelligence sostengono che l’Isis pianificherebbe l’uso di droni civili di basso costo per lanciare ordigni esplosivi su aventi sportivi o culturali in zone aperte al pubblico, causando molte vittime. L’uso di droni sarebbe allo studio sia per la facilità di accesso a questi mezzi dal costo di poche centinaia di euro che per la possibilità di riprendere e registrare video in remoto.

Fonti dell’antiterrorismo coperte da anonimato hanno dichiarato al settimanale francese ‘L’Express’ che i gruppi legati al movimento jihadista islamico stanno cercando di usare droni per i loro piani di guerra terroristica in contesto urbano, sfruttando le evoluzioni tecnologiche registrate nel settore. La fonte – secondo quanto ha riportato l’agenzia ‘Russia Today’ – starebbe pianificando un attacco “spettacolare” che potrebbe essere firmato come strumento da utilizzare per propaganda e attrarre nuovi accoliti all’internazionale islamista.

“L’Isis è ossessionata dal voler ricreare l’orrore dell’11 Settembre e crede che questo possa essere possibile lanciando un attacco multiplo sincronizzato attraverso droni su un vasto numero di persone”, come può accadere nel corso di un evento sportivo o culturale all’aperto.

Il rapido sviluppo della tecnologia dei droni civili a basso costo sarebbe di ausilio a questo fine, perché con un budget relativamente limitato – sotto i 150 mila dollari – si potrebbero ottenere effetti terrificanti e di grande impatto mediatico.

Lo scorso Marzo – ricorda RT – il Comitato Ristretto sull’UE della Camera dei Lord britannica ha lanciato un report che sottolineava alcuni rischi derivanti dalla estensione dell’uso di droni nei servizi civili, quali per esempio la fotografia o la video sorveglianza. Il rapporto segnalava l’esigenza di individuare un sistema per monitorare il traffico dei droni civili e seguiva di qualche tempo uno scampato incidente tra un velivolo a guida remota e un aereo di linea all’aeroporto di Heathrow registrato il 7 Dicembre 2014, che sollevò diffusi interrogativi sull’efficacia dell’attuale legislazione vigente in materia di velivoli a basso costo telecomandati.

In Francia negli ultimi 12 mesi sono stati segnalati migliaia di sorvoli di droni sia sulla capitale Parigi (ne abbiamo parlato qui) che su luoghi strategici come centrali nucleari e impianti industriali.

Lo scorso 14 Luglio – giorno di Festa Nazionale in Francia e 226° anniversario della presa della Bastiglia, evento simbolico dell’avvio della Rivoluzione Francese – un doppio attentato incendiario ha colpito l’impianto petrolchimico LyondellBasell a Fos-sur-Mer, nei pressi di Marsiglia. Il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve confermò alla stampa la natura criminale del doppio attentato.Subito dopo furono registrati sorvoli di droni, come per verificare l’esito dell’operazione. Sul tetto di un serbatoio di petrolio furono trovati inneschi, ma non ne fu resa nota la natura.

La colonna di fumo che si alzò dall'impianto petrolchimico di Lyondellbasell il 14 Luglio scorso, a seguito dello scoppio causato da un doppio innesco esplosivo (foto Afp via 'L'Express')
La colonna di fumo che si alzò dall’impianto petrolchimico di Lyondellbasell il 14 Luglio scorso, a seguito dello scoppio causato da un doppio innesco esplosivo (foto Afp via ‘L’Express’)

Sempre nella stessa zona, il 7 Luglio scorso si verificò un clamoroso furto di materiale esplosivo colpì la base dell’Armée de Terre a Miramas, sede del 503° Régiment du Train e utilizzata come arsenale di stoccaggio di armi ed esplosivi utilizzati dall’esercito nelle missioni all’estero (ne abbiamo parlato qui). In quella occasione furono sottratti dall’arsenale transalpino per le missioni all’estero 200 detonatori, una dozzina di panetti di esplosivo al plastico e una quarantina di granate, sollevando interrorgativi sulla sicurezza delle basi militari e sulla possibilità che questo furto fosse in qualche modo riconducibile al jihadismo islamico, che in quella occasione potrebbe essersi avvalso di una tampa all’interno della struttura militare.

Ieri a Parigi, in Place de la Concorde, una macchina ha cercato di forzare le barriere delimitanti il tracciato di arrivo del Tour de France, scatenando la reazione delle forze di polizia che non hanno esitato a sparare, anche se l’auto è riuscita a dileguarsi. L’assicurazione fornita dalla sicurezza francese che ha escluso la natura potenzialmente terroristica dell’episodio ha convinto poco.

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