ARS, bocciato il ticket per i ricoveri dei più ricchi
Soppressa la norma che prevedeva il ticket per il ricovero dei pazienti con oltre 50.000 euro di reddito. Bocciatura proposta da Fratelli d’Italia e dal PDL ma con il beneplacito del PD e del Movimento Cinque Stelle.
Bocciata definitivamente la norma, che avrebbe dovuto far parte del “carnet” della finanziaria regionale del governo Crocetta, sull’introduzione di un ticket sui farmaci e sui ricoveri ospedalieri.
Lo ha annunciato, attraverso una nota, il Partito Democrartico, dopo che fino alla tarda notte tra il 24 e il 25 aprile sono proseguiti i lavori in commissione Bilancio all’Assemblea Regionale Siciliana.
«In questo momento – ha affermato Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’ARS – non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai siciliani. Vedremo se il governo riformulerà le proposte e modificherà i criteri e i parametri, ma se tutto resta così com’è, il PD sarà contrario a questi ticket dovessero essere riproposti in aula».
Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Fratelli D’Italia, Salvino Caputo, primo firmatario dell’emendamento soppressivo della norma contesa, insieme a Vincenzo Vinciullo e Falcone del PDL, condiviso dal PD e dal Movimento Cinque Stelle:
«Abbiamo ottenuto un risultato importante a sostegno e per le famiglie siciliane. L’obbligo che il Governo voleva introdurre avrebbe comportato sacrifici e oneri per la stragrande maggioranza delle famiglie. Siamo soddisfatti di questo risultato perché siamo riusciti ad evitare un ulteriore aumento di spesa a carico delle famiglie ».
Ricordiamo che il ticket, se fosse stato approvato, avrebbe imposto un pagamento di 10 euro al giorno per i componenti dei nuclei familiari con reddito lordo uguale o superiore a 50.000 euro.
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“La stragrande maggioranza delle famiglie”! Quelle dei signori del PDL forse. La maggioranza dei siciliani 50 mila euro li vede in tre anni, forse.
Siamo alle solite. Meglio rincarare le tasse e/o imposte dei più poveri, tanto loro sono già abituati alla disperazione, vero? Schifo!