Londra, tensione alta. Comandi militari: non uscite in divisa. Pista nigeriana confermata: ecco il tweet che identifica il macellaio del video! Attivato il COBRA

La dinamica dell’assassinio del militare dell’Artiglieria non lascia dubbi: attacco mirato e preparato con precisione militare. Il twitt che identifica come nigeriano uno degli assassini

20130523-woolwich-royal-artillery

Il giorno dopo l’assassinio del giovane militare in forza alla Royal Artillery di Woolwich, sembrano più delineati i contorni della vicenda. Il militare era in auto e risaliva la Wellington Street, in direzione della caserma di appartenenza. Superato l’incrocio con la John Wilson Street, il povero soldato era colpito da alcuni colpi di arma da fuoco (un testimone oculare sostiene di averne sentiti almeno quattro), perdendo il controllo della vettura, che si schiantava sul marciapiede a destra. Così i due criminali potevano avventarsi contro il malcapitato, tirandolo fuori dall’automobile con estrema violenza e procedendo alla sua decapitazione, violandone poi il cadavere, come raccontato dai 20130523-woolwich-map-280x255numerosi testimoni oculari presenti sulla scena del crimine (nell’immagine a sinistra, la zona dell’agguato. Fonte: “The Guardian”).

Una dinamica che farebbe pensare a una preparazione dettagliata, un attacco militare in uno scenario di guerriglia urbana, proprio degli elementi di Al Qaeda e della galassia del franchising del terrore, combattenti non convenzionali della “nuova guerra”.

L’Ansa, rilanciando notizie fornite da Sky News, sostiene che i comandanti militari britannici abbiano prescritto ai militari di uscire dalle caserme in modo da non poter essere individuati come appartenenti alle forze armate e, in particolare, di evitare l’uso delle divise fino a nuovo ordine.

Intanto, fonti riservate hanno confermato che la pista nigeriana è molto consistente. Non è ancora stato confermato che l’assassino mostratosi in video in una farneticante fatwa sia effettivamente Michael Adeboloja, un nativo inglese di origine nigeriana, identificato da un certo Abu Nusaybah attraverso un post su Twitter (che vi mostriamo in esclusiva italiana nell’immagine in basso).

Fonti investigative, che hanno voluto rimanere anonime, avrebbero confermato che i due terroristi fossero conosciuti dai Servizi di Sicurezza britannici. Un fatto che, se appurato, confermerebbe il pericolo di dover controllare una mole di persone con risorse sempre più decrescenti, in un’ottica di Stato nazionale. 20130523-twitter-abu-nusaybahIl riserbo sarebbe d’obbligo perché sarebbe in corso una vasta operazione dell’antiterrorismo e dell’MI5 in tutta la Gran Bretagna, per scovare eventuali cellule in sonno o pronte all’azione, in un più vasto complotto. Il Primo Ministro David Cameron oggi rientrerà in anticipo a Londra per presiedere una speciale riunione del COBRA (“Cabinet Office Briefing Room A”), l’unità per la gestione strategica delle crisi del governo di Sua Maestà britannica.

Londra è ripiombata nel terrore, ma non intende indietreggiare sul sentiero intrapreso nel combattere l’islamismo militare. Gente con la schiena dritta sotto la Union Jack.

© RIPRODUZIONE RISERVATA