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In arrivo negli USA la Graph Search di Facebook

Debutta negli Stati Uniti il motore di ricerca di Palo Alto, ma non mancano le polemiche sulla privacy

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Annunciata lo scorso gennaio, la Graph Search di Facebook diventa realtà. Il nuovo motore di ricerca del noto social network vede finalmente la luce negli Stati Uniti, dove a partire da oggi sarà disponibile per tutti gli iscritti.

In questi mesi una larga cerchia di utenti di tutto il mondo ha potuto testare in anteprima la nuova funzione e, come si può leggere in un post del blog di Facebook, decine di milioni di persone hanno contribuito a perfezionare e modificare alcuni aspetti di Graph Search, usandola e inviando feedback per migliorare la user experience.

Graph Search sarà disponibile da subito per gli abitanti del Nord America, appena un paio di settimane prima di raggiungere gli utenti che utilizzano Facebook in lingua “US English”. Come funziona? In pratica, possiamo digitare qualsiasi domanda sulla barra di ricerca e la risposta che avremo non sarà un collegamento al risultato, ma il risultato vero e proprio. Possiamo chiedere a Graph Search chi tra i nostri amici è stato di recente in una determinata città, quanti hanno mangiato in quel ristorante giapponese o quanti sono appassionati della stessa serie tv che guardiamo noi. I risultati che troveremo saranno aggiornamenti pubblici e quindi ripescabili dal motore di ricerca. Graph Search è inoltre integrata con Bing, motore di ricerca di Microsoft, che interverrà qualora Facebook non fosse così bravo a trovare la risposta sul proprio social network, dovendola quindi pescare dal web.

Tuttavia, pare proprio che Graph Search non sia infallibile e che pecchi ancora di alcune cose: ad esempio, non riesce a trovare informazioni sugli aggiornamenti di stato, non può sfruttare informazioni che arrivano da altri social (come Instagram) e non è ancora presente sui dispositivi mobili ufficiali di Facebook.

Il CEO di Facebook dichiara pubblicamente che «la privacy è una cosa, ovviamente, a cui teniamo molto e così fin dall’inizio abbiamo fatto in modo che sia possibile cercare solo le cose che si possono già vedere su Facebook», ma la forza del motore di ricerca sta nel trovare più informazioni possibili provenienti da stati e aggiornamenti pubblici, quindi Zuckerberg dovrà confidare per forza di cose in quegli utenti che non si curano troppo di impostare la privacy del proprio profilo.

Graph Search sarà presto disponibile per il resto del mondo e quando arriverà un avviso in pop-up apparirà direttamente sulla pagina del social network, accompagnato dalle nuove impostazioni di settaggio della privacy che potremo modificare a nostro piacimento.

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Claudia Fiume

Laureata in comunicazione con una tesi sul rapporto tra il reale e l'immaginario nel cinema, ho collaborato per alcune testate online come web content editor. Collezionista di immagini sul desktop e di ricettari disordinati su cui annotare imprese culinarie più o meno riuscite. Quando non faccio niente di tutto questo, twitto in modo compulsivo di tv, attualità e social media. Su THE HORSEMOON POST scrivo di tutto questo, ma anche di cinema e lifestyle.