Guerra al jihad: eliminato Ali Awni al-Harzi, tunisino legato ad attacco al consolato Usa di Bengasi

Era diventato un membro di altro profilo del sedicente Stato Islamico: è stato eliminato il 15 Giugno scorso nei pressi di Mosul, durante un bombardamento Alleato su obiettivi jihadisti

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Washington – Il Pentagono ha annunciato la morte di un membro “di alto profilo” del sedicente Stato Islamico, ritenuto coinvolto anche nell’attacco al consolato Usa di Bengasi, in Libia, che l’11 Settembre 2012 costò la vita all’ambasciatore statunitense in Libia, Christopher Stevens, un funzionario dell’intelligence distaccato dal Dipartimento di Stato, Sean Smith, e due contractors arruolati dalla CIA come guardie di sicurezza dell’edificio consolare, Tyrone S. Woods e Glen Doherty. A seguito dell’attacco altre dieci persone rimasero ferite.

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Il jihadista eliminato è Ali Awni al-Harzi, di nazionalità tunisina, ucciso in un raid aereo messo a segno il 15 Giugno scorso a Mosul, nel nord dell’Iraq.

Harzi era stato uno dei primi combattenti a unirsi all’Isis ed era stato nominato emiro della regione di confine tra Siria e Turchia, con il compito di facilitare l’arrivo dei cittadini europei.

Secondo il Dipartimento del Tesoro americano, Harzi era anche riuscito a far arrivare circa 2 milioni di dollari da un facilitatore finanziario con base in Qatar nel settembre 2013. “La sua morte indebolirà le capacità dell’Isis di integrare i jihadisti provenienti dall’Africa del Nord sui fronti iracheno e siriano ed elimina un jihadista a lungo legato al terrorismo internazionale”, ha detto uno dei portavoce del Pentagono, il colonnello Steve Warren.

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