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La disoccupazione scende, ma l’inflazione sale. La spesa più cara dell’1,3%

Padoan: “Rischio deflazione, bene il dato italiano”. Nell’Eurozona costo del denaro torna negativo


Roma – La disoccupazione cala, l’inflazione sale. E il premier Renzi plaude alla fotografia scattata dall’Istat dove il tasso di disoccupazione italiana si attesta sotto al 12% e cioè ai minimi dal 2013, con il numero degli occupati che aumenta di 70mila unità.

In Italia, comunque, l’indice dei prezzi al consumo diminuisce in generale dello 0,3% nel settembre 2015 rispetto ad agosto, ma resta in aumento dello 0,3% nei confronti di settembre 2014. Un dato che “va nella direzione giusta” perché “un po’ più di inflazione oggi sarebbe utile non solo a noi, ma a tutti” secondo il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che ha poi aggiunto:”il mondo è lì lì con la deflazione e questo non è un bene”.

Torna col segno meno invece il costo del denaro dell’Eurozona: secondo la prima stima di Eurostat per il mese di settembre, è stato pari al -0,1% contro il +0,1% di agosto. In particolare, a determinare la flessione è il nuovo calo dei prezzi dell’energia (-8,9% annuo, mentre in agosto erano scesi del 7,2%) mentre salgono quelli di alimentazione, alcol e tabacchi (+1,4%), dei servizi (+1,3%) e, in misura inferiore, quelli dei beni industriali (+0,3%).

(Fonte: askanews)

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