A Ginevra Citroën svelerà Ami One Concept, un cubo elettrico per la mobilità cittadina

Nella filosofia di Citroën, la ricerca continua, al Salone di Ginevra 2019 la casa del Double Chevron presenterà uno studio stilistico che anticipa la mobilità cittadina prossima ventura, con una gamma di possibilità che comprende il car sharing fin dal concessionario. Design audace, mobilità elettrica, stile e un merchandising di supporto brioso e colorato

Parigi – La caratteristica principale di Citroën, fin dalla fondazione nel 1919, è sempre stata sempre l’anticonformismo e l’innovazione, attraverso modelli che si sono contraddistinti per la loro modernità e l’anticipazione di temi stilistici e tecnici poi adottati anche da altre case automobilistiche. 

All’89° Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, Citroën mantiene la tradizione di presentare una novità, sotto forma di prodotto pronto per la vendita nella rete dei concessionari o di ‘semplice’ concept, studio stilistico, provocazione tecnica, con un modello davvero sorprendente, ma legato a filo doppio agli sforzi del Gruppo PSA di rilanciare immagine e produzione attraverso le nuove frontiere della mobilità.

Ami One Concept è il concept di una vetturetta elettrica destinato alla mobilità urbana, che ha nei propri geni lo spirito di diventare l’icona di una nuova modalità di vivere l’automobile in città, che consenta all’utilizzatore, proprietario o fruitore una esperienza digitalizzata e personalizzata, che garantisca libertà, fluidità e facilità d’uso, ponendosi come alternativa al trasporto pubblico via bus, tram o metropolitana – ma anche alla mobilità personale individuale con bici, scooter o monopattino – grazie alla possibilità di guidare questo ‘cubo’ elettrico senza patente automobilistica, a partire da 16 anni (quindi con patente A, in Italia). Se pensate a vostro figlio o a vostra figlia, ora poco più di decenne, alla guida di questa vetturetta, avete centrato l’obiettivo che si pone Citroën: attrarre clienti giovani, pre-automobilistici in senso stretto, anticipando così l’accesso alla mobilità – ora riservato ai costruttori di vetturette non automobili vere – ai ragazzi che saranno adulti e che magari vorranno godersi lo spirito sbarazzino del Double Chevron nel futuro, al volante delle auto della marca. 

Nel solco della firma della casa, “Inspired By You”, e 100% connessa, Ami One Concept è costruito su una piattaforma digitale al 100% e propone un’esperienza personalizzata innovativa, che comprende tutte le tappe della commercializzazione: dalla presentazione on line, alla richiesta di test drive; dalla configurazione dei servizi alla prenotazione e consegna. Un taylor made digitalizzato, che tende a seguire le esigenze del cliente in ogni aspetto, non ultima l’applicazione che consentirà la gestione del veicolo e degli spostamenti.

 

Ami One Concept è studiato per proporre un nuovo modo di utilizzare l’automobile in città, prevedendo fin dal concessionario differenti modalità contrattuali, come il car sharing, acquisto e noleggio. L’obiettivo è di soddisfare tutte le esigenze di spostamento, rispondendo alle più diverse esigenze dei clienti in totale serenità. Sicché, dai concessionari di Citroën si potrà acquistare l’auto in forma tradizionale o in leasing, ma si potrà anche noleggiarla con una varietà incredibile di possibilità: da 5 minuti a 5 ore, da 5 giorni a 5 mesi o, con formula di Noleggio a Lungo Termine, fino a 5 anni.

Con l’offerta del Gruppo PSA Free2Move, la Citroën Ami One Concept si potrà noleggiare per un certo periodo di tempo con la formula dedicata al car sharing. Prenotando online dal sito Citroën Rent&Smile, il cliente invece potrà noleggiarla per periodi brevi, ma per più giorni. Con la formula del Noleggio a Lungo Termine, il cliente potrà avere a disposizione la vettura e un pacchetto di servizi pagando un canone mensile in cui sia inclusa la manutenzione, la batteria, il parcheggio nelle zone di sosta cittadine, scegliendo il luogo di consegna più confacente alle proprie esigenze. 

Citroën però ha pensato che questo ‘cubo’ elettrico per la mobilità urbana possa essere – proprio per la varietà delle proposte di utilizzo previste – come una sorta di device utilizzabile con estrema libertà, prendendolo come una bicicletta di bike sharing, da prelevare in uno spazio colorato e attrattivo, in cui i giovani possano ritrovarsi anche per fare un test drive. Una sorta di desk leggero, da collocare anche nei luoghi di aggregazione commerciale e non, per favorirne diffusione e utilizzo. Un nodo nuovo per vivere la mobilità cittadina conformata alle esigenze di chi ne fruisce, non il contrario.  

L’applicazione mobile ha in questo scenario un ruolo fondamentale, perché rende possibile al fruitore la personalizzazione dei parametri di utilizzo della vettura – soprattutto in car sharing – in modo semplice, intuitivo e veloce attraverso il proprio smartphone, che diventa un passepartout per le funzioni della vettura, sia durante l’utilizzo che a distanza, consentendo di accedere alle informazioni del veicolo anche a distanza per verificare livello di carica o consumi medi, per esempio, ma anche per accedere alle funzioni dei servizi di supporto alla mobilità cittadina, per trovare un parcheggio o un altro punto di interesse. Una applicazione gestibile con comando vocale, attraverso cui interagire col veicolo, in particolare con due applicazioni specifiche molto interessanti: il Charging Passa e il Trip Planner.

Il Charging Pass consentirà ai conducenti di veicoli elettrici di individuare ed utilizzare le stazioni di ricarica compatibili con il veicolo. Una ricerca facilitata da Free2Move Services, che scandaglia le possibilità seguendo tre criteri: la distanza, la velocità di ricarica e il prezzo di ricarica. Al guidatore sarà fornita una lista di default, lasciando però libertà di scelta attraverso l’accesso alle mappe delle stazioni di ricarica. Scelta che si potrà anche configurare attraverso notifiche, predisposizioni o suggerimenti secondo criteri settati in precedenza e utilizzando anche le applicazioni di navigazione personali (Waze, Google Maps, TomTom, etc).

Il Trip Planner invece mirerà a rassicurare il conducente, proponendogli il miglior tragitto in funzione dell’autonomia residua, dell’utilizzo del veicolo e della posizione delle stazioni di ricarica lungo la strada, stimando anche la durata del viaggio o gli eventuali tempi di ricarica necessari. 

Ami One Concept è al 100% elettrica e potrà accedere – almeno secondo le prevalenti regole vigenti in quasi tutte le grandi città – a tutte le zone, rispettando l’ambiente e con costi gestionali ridotti. Con una velocità massima di 45 km/h, la vetturetta che sarà svelata a Ginevra 2019 è destinata a vivere la città senza il peso della gestione di un’automobile ingombrante, in linea con la mission delle vetturette di categoria.

Facile da ricaricare, in soli due ore attraverso una stazione di ricarica pubblica o sulla wallbox domestica, anche da una presa standard.

L’Ami One Concept si caratterizzerà per una silenziosità sonora, una sorta di identità sonora, perché in marcia sarà emesso un suono inedito e armonioso, che unisce voci femminili e maschili, non un sibilo senza identità, che la differenzia dalle altre vetture elettriche attualmente in vendita, rispettando peraltro la normativa europea in vigore dal 1° gennaio 2019. Per motivi di sicurezza infatti, tutti i veicoli elettrici devono ora emettere un suono artificiale a bassa velocità per avvisare i pedoni del proprio arrivo.

Le dimensioni della Ami One Concept sono interessanti: cerchi da 18″ assicurano una tenuta di strada ineccepibile per un veicolo ‘quadrato’, di 2,5 metri di lunghezza e 1,5 di larghezza, alto 1,5 metri. Dimensioni che però trasmettono robustezza, agilità (con un diametro di sterzata di 8 metri) e mangevolezza, qualità indispensabili per l’utilizzo in città, dove poter parcheggiare facilmente è quasi più importante di camminare speditamente.

Citroën sarà presente al Salone di Ginevra nel Padiglione 6 (Halle 6), stand 6271.

(Foto Copyright Maison Vignaux @ Continental Productions) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.