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Polestar 2 svelata in anteprima su Youtube, debutterà a Ginevra

Polestar è una casa automobilistica che nasce dalla joint venture tra Volvo Car Group e il Zhejiang Geely Holding cinese (che controlla la stessa casa svedese). Berlina elettrica con batteria da 78 Kw, doppio motore per complessivi 300 Kw (408 CV) e coppia di 660 nm. Costo iniziale intorno a 60.000 Euro, dopo 12 mesi calerà a 40.000. Non è prevista la vendita in Italia

Verona – Svelata in anteprima sul canale istituzionale Youtube la Polestar 2, la berlina fastback 100% elettrica frutto del lavoro di sviluppo curato dalla nuova casa automobilistica nata dalla joint venture tra Volvo Car Group e Zhejiang Geely Holding, il colosso cinese che controlla la stessa casa automobilistica svedese.

Berlina elettrica che si pone dichiaratamente in competizione con la Tesla Model 3, con una gamma che è destinata – nelle dichiarazioni della casa – a un ampio pubblico, con prezzo della vettura da 39.900 Euro, anche se per i primi 12 mesi la vettura sarà messa in vendita in una edizione di lancio a 59.900 Euro (con l’auspicio che la differenza di prezzo così sostanziosa comprenda benefit importanti per i primi clienti).

“Polestar 2 è la nostra prima auto completamente elettrica e il primo modello di serie”, ha dichiarato Thomas Ingenlath, Amministratore delegato di Polestar, che ha spiegato come la vettura sia la prima di “una gamma di auto completamente elettriche“, perché “Polestar è determinata ad affrontare le sfide mondiali della qualità dell’aria”.

Polestar 2 è una fastback Premium del segmento C a cinque porte, con due motori elettrici e una capacità della batteria di 78 kWh (in Cina ne sarà adottata una di 72 Kwh), che consentirà un’autonomia di 500 km (275 miglia negli USA e in Canada), basata sulla piattaforma Compact Modular Architecture (CMA) della Volvo. Il pacco batteria da 27 moduli è integrato nel pavimento e contribuisce alla rigidità dello chassis: una soluzione che abbassa il baricentro, migliora la guidabilità dell’auto ed finalizzata anche a ridurre i livelli di rumorosità e di vibrazione della vettura. 

Per la ricarica, Polestar sta raggiungendo una serie di collaborazioni strategiche con produttori di energia elettrica, che consentano ai proprietari della Polestar 2 di accedere nel modo più semplice alle più grandi reti di ricarica pubbliche al mondo.

Prestazioni. Polestar 2 è dotata di due propulsori elettrici montati sui due assi per una potenza complessiva di 300 kW (408 CV), che sviluppano una coppia massima di 660 nm, per consentire un’accelerazione da 0 a 100 Km/h sotto i 5″. La vettura può essere dotata di un Performance Pack, che migliora la guidabilità attraverso l’adozione di ammortizzatori Öhlins, dii freni Brembo ad alte prestazioni e di cerchi da 20″, mentre sotto il profilo estetico possono essere montate come optional cinture di sicurezza color oro, con pinze freni e tappi delle valvole delle gomme in tinta.

Polestar 2 adotta un sistema di infotainment basato sulla piattaforma Android, sicché rende disponibile ai viaggiatori tutto l’apparato di possibilità fornite dalle app, integrando le funzioni del veicolo con i servizi forniti da Google, come l’Assistente di Google, Google Maps con supporto per veicoli elettrici e Google Play Store5. Il controllo vocale naturale e un nuovo display touchscreen da 11 pollici conferiscono nuova vita all’interfaccia.

La vettura adotta la tecnologia Phone-as-Key, che consente in modo più facile il car sharing, ma anche un’esperienza di proprietà più integrata, per esempio permettendo alla vettura di rilevare il guidatore man mano che si avvicina. L’ergonomia dei comandi visivi risulta migliorata di gran lunga, attraverso la funzione di “grafica ingrandita del quadro strumenti”.

Abbiamo deciso di portare qualcosa di diverso nel segmento. Il nostro design d’avanguardia si è evoluto da Polestar 1 in una dichiarazione spigolosa ed audace. Abbiamo anche progettato un interno vegano standard con tessuti progressivi che piacerà al pubblico lungimirante che acquisterà Polestar 2“, ha dichiarato Maximilian Missoni, responsabile Design di Polestar.

Le caratteristiche principali del design comprendono i fari LED Pixel e l’illuminazione di prossimità, che consentono una sequenza di benvenuto unica; gli specchietti laterali senza cornice firmati Polestar e l’esclusivo logo Polestar illuminato, che si riflette sul tetto panoramico in vetro della vettura. 

Come sarà per tutte le auto Polestar, Polestar 2 sarà disponibile solo online. Il prezzo di acquisto della versione di lancio è di 59.900 Euro (la fase di pre-ordini è aperta polestar.com, mentre la produzione della vettura inizierà in nei primi mesi del 2020 in Cina (sia nelle versioni con guida a sinistra che a destra).

Nel corso di un collegamento sul canale Youtube di Polestar, la Polestar 2 è stata svelata in anteprima questa mattina sul web, ma la prima apparizione pubblica sarà al prossimo Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra, dove però non è prevista alcuna conferenza stampa (nel momento in cui scriviamo), stand 5253 del Padiglione 5. Subito dopo, Polestar 2 partirà per un Road Show che coprirà Europa, Nord America e Cina nel 2019, perché i Paesi di lancio di quest’auto avveniristica sono Cina, Stati Uniti, Canada, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito, mentre per altri mercati si capirà successivamente se vendere questa vettura innovativa, molto promettente.

Manca l’Italia, come è chiaro dall’elenco divulgato da Polestar al momento della presentazione, il che dovrebbe farci riflettere in quanto italiani sulla fiducia commerciale riposta da questo costruttore nei consumatori del nostro Paese: una sfiducia – occorre dirlo – immotivata e infondata, visto il crescente aumento della domanda di auto elettriche nel Bel Paese, segno di una maturità e di una comprensione del mercato automobilistico che forse i signori di Volvo e di Geely Group non conoscono. 

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.