Travolta da un’insolita passione d’amore e di jihad: arrestata giovane statunitense in partenza per la Siria

Innamorata di un tunisino conosciuto online con cui sognava di sposarsi, la giovane assistente infermiera di Denver era pronta a raggiungerlo e ad arruolarsi

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Iraq sotto assedio di al-Qaeda: ISIL prima prende Tikrit, poi ne viene espulsa, ma punta su Baghdad – video/foto

ISIL mira a riunificare Siria e Iraq, sotto un califfato islamico, ossia a riunire le tre province ottomane di Mossul,

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Guerra civile in Siria, aperta “Ginevra 2”. Iran: poche speranze su soluzione

A Montreux, in Svizzera, la conferenza di pace che dovrà cercare una soluzione politica alla sanguinosa crisi che dura da quasi tre anni e che ha provocato 130mila morti. Al summit partecipano oltre 30 Paesi, una delegazione del regime di Assad e un unico raggruppamento dell’opposizione

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“Gli Amici della Siria” e “Ginevra 2”. Una breve sintesi del passato…

Il prossimo 22 gennaio, il gruppo “Gli Amici della Siria” si incontrerà di nuovo in Svizzera per la seconda tornata di colloqui di pace – cosiddetta Ginevra 2 – finalizzata a trovare una soluzione negoziale alla guerra (in)civile in Siria. La situazione non è facile ed è ancora foriera di grandi problemi nell’area, se un intervento di altre potenze sembra essere stato scongiurato. La fine del conflitto in Siria è fondamentale per la stabilità regionale. E “Gli Amici della Siria” lo hanno ben compreso… Sintesi degli avvenimenti in Siria, gruppo “Gli Amici della Siria” di Ginevra1. Aspettative per “Ginevra 2”. Comportamenti di Turchia, Qatar, Emirati, USA e Russia

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L’opposizione siriana, un quadro sintetico

Continuiamo l’osservazione degli avvenimenti in Siria, cercando illustrare quel che accade sul terreno con brevi note, frutto dell’analisi di Aldo Madia su “Osservatorio Analitico”. Lo scontro ha generato una moltitudine di famiglie disperate in fuga dalla guerra, rifugiatesi nei territori confinanti, in una diaspora epocale

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L’Onu conferma l’uso di armi chimiche in Siria, ma la Difesa USA sospetta ora siano stati i ribelli

L’atteso rapporto è stato consegnato a Ban Ki-moon: “Prove convincenti dai reperti chimici, medici e ambientali”. Ancora ignoti gli autori dell’attacco: Washington e Mosca si confrontano, ma fonti della Difesa Usa smentiscono Obama e indicano nei ribelli i mandanti della strage di Ghouta e concordano con il rapporto presentato dalla Russia all’ONU

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Siria, accordo Usa-Russia operativo: Assad consegni lista armi chimiche entro una settimana

Intesa raggiunta a Ginevra tra Kerry e Lavrov, sarà sostenuta da risoluzione Onu con possibile uso della forza: Damasco autorizzi accesso immediato ispettori internazionali a tutti gli arsenali chimici, entro 30 giorni deve distruggere le armi. Obama: “Pronti ad agire se la diplomazia fallisse”. La Russia potrebbe partecipare a un’azione militare sotto egida Onu

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Ban Ki-moon: presto prove schiaccianti su armi chimiche e crimini contro l’umanità

Per il segretario generale delle Nazioni unite, il rapporto degli ispettori confermerà l’uso di gas, ma non può dire chi ha usato le armi chimiche. Gli oppositori accusano il trasferimento verso Libano e Iraq di parte dell’arsenale chimico, ma non ci sono prove al riguardo (facili per l’intelligence elettronica statunitense). L’allarme del Wall Street Journal: “Disseminato l’arsenale chimico”. Onu: “Damasco e i ribelli attaccano gli ospedali”

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Kerry, Lavrov, Brahimi: dalle armi chimiche verso la conferenza di pace sul futuro della Siria

Il segretario di Stato Usa e il ministro russo degli esteri trovano un “terreno comune” e programmano incontri per attuare il processo di pace. La Siria ha firmato la Convenzione Onu sulle armi chimiche. Assad: Anche le altre nazioni devono fermare il rifornimento di armi chimiche ai ribelli. La Coalizione nazionale dell’opposizione “scettica” sul piano russo-siriano

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Erdogan in piena esaltazione neo-ottomana: indiscrezioni sulla trasformazione di Santa Sofia in moschea

Sulla rivista di bordo della compagnia di bandiera turca, un articolo “anticipa” la re-islamizzazione della Cattedrale di Santa Sofia, magnificandone il ruolo dopo la conquista ottomana del 1453. Un espediente per la politica neo-ottomana di Erdogan, che necessita di un simbolo per nascondere i problemi che attanagliano la Turchia. Ferma reazione di Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli

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Prosegue la campagna neo-ottomana di Recep Tayyep Erdogan in Turchia: il governo favorisce le scuole islamiche e riduce l’istruzione laica

Su oltre 1 milione di iscrizioni alle scuole superiori laiche solo 300mila sono state accettate per l’anno scolastico 2013/2014. Tale approccio favorisce le Imam Hatips, scuole medie e superiori basate sul Corano e l’islam. Unsal Yildiz, attivista per la libertà di educazione: “Il governo vuole creare una generazione obbediente in linea con la visione islamista della società”

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Ergenekon, il processo contro i “golpisti” con un forte odore di manipolazione governativa islamista

Le condanne emesse contro i vertici della supposta organizzazione segreta, che secondo i giudici mirava a destabilizzare lo Stato, chiude l’era kemalista e apre la fase neo-ottomana predicata da Erdogan? La battaglia dell’islam politico contro l’establishment laico dei militari

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